Con il termine cervicalgia non si fa una diagnosi precisa; in realtà tale denominazione sta a indicare solo un quadro dolorifico a carico del collo. È chiaro, dunque, che le patologie sottese a questo termine sono molteplici. Citiamo solo le più comuni. Prima fra tutte ricordiamo l’artrosi, ossia quel processo degenerativo che colpisce le cartilagini articolari, in questo caso delle vertebre. Il dolore è più che altro presente durante il movimento, cui si associano crepitii e scrosci articolari. In realtà l’artrosi è un processo di usura fisiologico, il cui decorso può essere però accelerato da alcune cause.
Cause
- retrazione dei muscoli del collo (scaleni, trapezio, paravertebrali, elevatori della scapola). Questi muscoli, una volta retratti, moltiplicano la forza compressiva che grava sul collo. Un incremento della compressione va a esporre le cartilagini articolari a un usura precoce.
- Verticalizzazione del tratto cervicale. Una riduzione della fisiologica lordosi del tratto cervicale va a diminuire la resistenza delle vertebre ai carichi.
- Scarsa mobilità
Trattamento
- Allungamento dei muscoli del collo così da ridurre il carico compressivo sulle vertebre
- Allentamento delle aderenze che si distendono tra spalle, colonna cervicale e occipite; questa fascia, come una tenda tesa sui suoi picchetti, va ad incrementare sensibilmente il carico compressivo sulle vertebre.
- Mobilizzazioni articolari
- Ginnastica posturale per la correzione della verticalizzazione del tratto cervicale.
- Terapia antinfiammatoria tramite la somministrazione di tecarterapia e laserterapia.