Sempre più spesso sentiamo parlare di trigger point; questi elementi non sono altro che delle aree muscolari contratte in modo cronico. In questi casi le molecole di actina e miosina, che costituiscono lo scheletro della fibra muscolare, sono patologicamente incatenate tra loro, senza che l'una possa distaccarsi dall'altra.
Causa
La causa risiede nella lesione del sarcoplasma della fibra muscolare e nella conseguente fuoriuscita di Ca+, elemento la cui presenza determina la contrazione del muscolo. Si forma così una zona di contrattura costante su cui l'azione dei farmaci miorilassanti non ha alcuna efficacia.
Trattamento
Se vogliamo trattare dei trigger, l'unica strada che ci rimane da percorrere è quella della digitopressione; essa consiste nella compressione dell' area di contrattura. Tale pressione riesce a instaurare una fase ischemica cui consegue una diminuzione dell'ossigeno disponibile; in questo modo riusciamo a ottenere un rilassamento del muscolo. Particolare attenzione occorre prestare alla fase diagnostica, sapendo distinguere fra trigger attivi e passivi, centrali o satelliti, poiché una digitopressione somministrata male può solo che esasperare il problema.